Centrotavola ovale in cristallo larga tesa sagomata a motivo di pesci firmato Lalique France del 1960 in perfetto stato di conservazione, come si può vedere dalle foto allegate. Le misure sono h max 3 cm, base 27,5×23 cm. MAISON LALIQUE
Chouettes, variant of the Chouettes lost-wax vase designed by René Lalique (1860-1945) on [October 20, 1930] with decoration by Éliane Bergelin.
Bowl on a swollen base with a title motif in relief.
Proof in molded-pressed and partly satin-finished crystal (Variant of Ref. Marcilhac CP 562).
Ren Jules Lalique(Ay,6 aprile1860Parigi,1 maggio1945) stato undisegnatore,vetraioeorafofrancese. A dodici anni ottenne il primo premio in disegno allo storico liceo Turgot diParigi. A sedici anni inizi lapprendistato presso il laboratorio del gioielliere Louis Aucoc. Dopo aver seguito un corso di perfezionamento alSydenham Art CollegediLondra, torn a Parigi dove cominci a disegnare gioielli per rinomate case, quali Aucoc,Cartier, Hamelin,Boucheron. Visitando leesposizioni universali di Parigi, era rimasto particolarmente impressionato dallarte giapponesecontemporanea, che per lui fu una delle pi importanti fonti di ispirazione. Dal 1882 si propose come creativo indipendente disegnando per diverse case, fino a mettersi in proprio nel 1885. Nel 1887 spos Marie Louise Lambert, da cui divorzi dieci anni dopo. Dalla seconda moglie Alice Ledru, nacque nel 1900 suo figlio Marc. Gi da alcuni anni aveva cominciato a sperimentare sulvetroe con questo materiale, tagliato, cesellato, fuso o smaltato, realizzava pietre "semipreziose" che incastonava nei suoi gioielli e si cimentava in accoppiamenti con altri materiali (soprattutto metallo-vetro) o nella creazione di oggetti particolari come i flaconi di profumo, fino ad allora concepiti come anonimi contenitori e, da allora in poi, come emblemi essi stessi di un lusso accessibile a un numero sempre crescente di persone. I vasi di vetro incolore rivelavano il loro contorno solo attraverso la luce che, nel contrasto dato dalla densit del materiale pressato, traspariva evidenziandone il disegno. Contemporaneamente alla produzione a carattere industriale dei pressati e modellati, Lalique realizzava pezzi unici su commissione. La consacrazione internazionale arriv nel 1900 allEsposizione universale di quellanno, dove venne esposto, tra gli altri, un gioiello a forma di libellula, commissionato dal magnateCalouste Gulbenkiane fatto indossare aSarah Bernhardt, il che ne decret un successo immediato. Loriginale sintesi tra forme vegetali, animali e umane nellambito dellArt Nouveausi traduceva nella creazione di pezzi realizzati assemblando ventes exceptionnelles diversi materiali (vetro, metallo, smalto, avorio, corno) e applicando una grande variet di tecniche. Lalique riprendeva quindi la tradizione ma, affidandosi alloriginalit del disegno e alla qualit della lavorazione pi che al valore del materiale utilizzato, dimostrava che arte e industria non erano incompatibili, sempre che venisse rispettata la qualit. Dopo lagrande guerra, il pubblico sembrava aver perso interesse verso gli oggetti colorati e fantasiosi che avevano determinato il successo di Lalique: questi pertanto decise di riconvertirsi alle linee neoclassiche e geometriche dellart dco, cercando di introdurre il concetto di lusso negli oggetti quotidiani quali piatti, vasi, candelabri e anche tappi da radiatore di automobili che, essendo a tutti gli effetti delle sculture, divennero presto segno distintivo di eleganza. In questo ambito gli furono commissionate anche decorazioni di strutture architettoniche come la sala da pranzo deltransatlanticoNormandia, lucernari in vetro e fontane. La sua attivit si interruppe durante laseconda guerra mondialee termin con la sua morte nel 1945, ma venne ripresa dal figlio Marc nel1946. Nel 2000, limprenditore svizzeroSilvio Denzha acquisito la propriet della cristalleria Lalique aWingen-sur-Modere ha esteso il marchio Lalique ad altre categorie merceologiche, tra cui profumi, gioielli, oggetti darredo ed oggetti darte realizzati con artisti qualiJean-Michel JarreeZaha Hadid.